Si parla spesso, e con ragione, della Chirurgia Bariatrica come fondamentale approccio terapeutico all’ obesità. Ma non è il solo e per approfondire il tema e conoscere meglio la Bariatria abbiamo intervistato in esclusiva, per il nostro canale YouTube, il Dott. Amerigo Iaconelli (Direttore Servizio UOSD Medicina Bariatrica, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS). Ecco la sintesi dell’intervista.
Obesità e sovrappeso in Italia
D: “Dottor Iaconelli, dal punto di vista dell’esperto, come stanno gli italiani? Come va il peso degli italiani dopo, la forzata sedentarietà a cui ci ha costretti il virus?”
Iaconelli. : “Il peso degli italiani va male. Perché la popolazione italiana soffre di una grave obesità nella percentuale del circa 8-10%, cioè in Italia ci sono circa 3-4 milioni di grandi obesi, quindi con un indice di massa corporea (BMI) superiore a 35, con svariate comorbidità che vanno dall’apparato cardiocircolatorio, all’apparato respiratorio, all’apparato gastroenterologico, oncologico, neurologico, ortopedico.
Non c’è un apparato del nostro corpo che non è peggiorato, sotto il punto di vista della salute, dall’obesità. Appunto per questo motivo si è sviluppato nella terapia dell’obesità l’approccio chirurgico, che è attualmente l’approccio più efficace sotto il punto di vista statistico per il trattamento di questa patologia.”
La Medicina Bariatrica
D. : “Andiamo nello specifico di quello che è la medicina bariatrica, o bariatria, di cui si legge un po’ meno rispetto all’approccio chirurgico. Cosa vuole dirci in proposito?”
Iaconelli: “La medicina bariatrica è una nuova branca della medicina che serve a far fronte alle aumentate esigenze e richieste di interventi chirurgici e alla parte medica della chirurgia. Serve a preparare i pazienti all’intervento chirurgico, quindi a portarli in sala operatoria con minor rischio possibile, essendo i pazienti obesi classi a rischio; quindi, prepararli sotto il punto di vista dietologico, nutrizionale, psicologico. (…) E anche integrazionale, nel senso che i pazienti che vengono preparati e che vengono operati devono essere seguiti sotto il punto di vista di integrazione, sia nel preoperatorio sia nel postoperatorio, per curare le carenze di cui soffrivano prima con l’obesità.”
Le carenze nutrizionali nell’obeso
D.: “C’è una malnutrizione anche per eccesso, evidentemente. Quali sono, per esempio, le carenze nutrizionali più frequenti nell’obeso?”
Iaconelli : ”Gli obesi sono dei malnutriti. Sembra un paradosso ma sono dei malnutriti, perché l’obesità è una malattia da malnutrizione. Di solito si diventa grandi obesi per eccesso di carboidrati, e quindi si va incontro a tutte le carenze della mancanza di proteine. Il fatto di non muoversi tanto, di avere delle patologie legate alla carenza di movimento, si può andare incontro a carenze proteiche, ad un deficit di vitamine, che possono essere la vitamina D perché non ci si espone bene al sole, o non ci si nutre abbastanza di frutta e verdura, quindi carenza di acido folico o di vitamina B12. Mentre nel post, ovviamente essendo operati, avendo avuto una modificazione dell’anatomia, ci sono varie carenze che vanno dalle vitamine, acido folico, vitamina B12, calcio, alle proteine e alle vitamine liposolubili come la vitamina A, la E, la D, e la K che vanno reintegrate.”
Un approccio integrato e multidisciplinare
D.: “Immagino sia un lavoro anche di un team interdisciplinare dove evidentemente il medico, il clinico, lavora vicino al nutrizionista. Qual è il modo per fotografare lo stato nutrizionale del paziente che voi utilizzate, professore?”
Iaconelli.:”Lo stato nutrizionale del paziente che ci si presenta davanti sia nel pre che nel post è fatto da una valutazione di esami ematochimici, che è la base, e poi vengono fatte delle valutazioni prettamente nutrizionali: la composizione corporea, quante proteine ha nel corpo, quanta massa muscolare ha, quanti liquidi ha. E mettendo insieme le due professionalità, quella internistica e quella del nutrizionista e del dietista, si tende poi a creare una serie di indicazioni che sono dietologiche e di integrazione ….”
D.: “Ѐ importante quindi anche un approccio che possa guidare il paziente all’utilizzo di particolari miscele nutrizionali?”
Iaconelli :”Assolutamente sì. Le integrazioni che vengono prescritte da noi sono tanto importanti quanto una terapia medica, anzi, sono una terapia medica che viene prescritta nel postoperatorio (…) e non bastano i normali integratori, ma ci sono dei dei prodotti specifici per questo tipo di problema.”
Alimenti ai Fini Medici Speciali e Obesità
I problemi dell’obesità sono legati alle comorbidità che questa comporta, quindi essenzialmente patologie cardiovascolari, metaboliche, osteoarticolari le più serie e diffuse. Negli ultimi decenni, un numero crescente di evidenze cliniche indica che la Chirurgia Bariatrica (circa 25.000 interventi all’anno in Italia, oggi affiancata anche da varianti meno invasive come la Endoscopia Bariatrica) può indurre riduzioni sostanziali ed efficaci del peso, ridurre in modo significativo la comorbidità e prolungare la sopravvivenza in pazienti affetti da obesità grave (malattia cronica altamente diffusa).
GEMELLIHEALTH™ Bariat-ONS è un Alimento a Fini Medici Speciali (AFMS) con edulcoranti destinato al trattamento nutrizionale dell’obesità patologica e come strumento nutrizionale per la gestione della dieta in fase perioperatoria del deficit nutrizionale di soggetti sottoposti ad intervento di Chirurgia Bariatrica